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Il Giambolognamelo da Mérignac: NATO PER SCOPARE

PREFAZIONE
Ovvero discorso dell’editore. La raccolta è integralmente scaricabile a piè di pagina.

Il destino del Giambolognamelo da Mérignac è stato sempre condizionato da un pregiudizio: la reiterata turpitudine di non pochi dei suoi canti non ha mai cessato di costituire un ostacolo quasi insormontabile ad un giudizio sereno su di essi. Ma se Voi ora siete qui, e non starete leggendo altro, allora ci è lecito pensare che non siate condizionati da lascivi convenzionalismi, e possiate apprezzare quanto si dirà poco avanti; altrimenti, qualora così non fosse, siete certamente sulla buona strada.
Quasi nulla è noto sulla reale figura del Giambolognamelo, ma le sporadiche notizie sul suo conto non costituiscono il benché minimo giovamento al fine di godere della sua poetica, tale da muoversi in un contesto tanto ampio da non rendere necessaria l’immedesimazione entro un particolare punto di veduta al fine di comprenderne aspetti particolari: egli canta con la naturalezza di un giovane che ama, ed essa stessa rappresenta invero il suo unico, nonché efficacissimo, strumento tecnico.
Al fine di possedere una buona idea di base sulle regole della versificazione giambolognamelesca si guardi semplicemente al titolo della presente raccolta, voluto peraltro dal poeta stesso. La natura, infatti, è qui l’autentico oggetto degli elogi e delle rappresentazioni liriche; e l’io del Giambolognamelo da Mérignac è caratterizzato da un’onestà più unica che rara nel panorama contemporaneo: egli, con la sua icastica accuratezza, non può che descrivere la sua sola natura – nessun’altra, e non di certo affrontare sterili tematiche universali.
La risposta all’interrogativo che ora potrebbe sorgere spontaneo, ovvero come può l’immagine tanto corporea e sviscerata di un solo uomo essere tanto ampia da poterne ignorare il contesto, è la vera ragione dell’autorità di questo individuo, la ragione che svincola la lirica del Mérignac dalla definizione di semplici strofette licenziose. I versi del Giambolognamelo costituiscono infatti una spaventosamente precisa istantanea del più recondito rapporto di un’autocoscienza con il proprio fondamento stesso, ovvero, senza perifrasi né giri di parole, con la propria sfera sessuale, in ogni sua più inconfessata turpitudine. Ciò che si nota inconfondibilmente, anche leggendo una sola poesia, è la presenza di una pulsione tanto sconvolgente e vorticosa da non potere avere origini diverse dall’essere completamente congenita, orribilmente e inderogabilmente umana.
Seppur unico, nulla rende il Mérignac un soggetto atipico: i suoi componimenti, infatti, sono da una sintesi di tipicità sostanziale e di sontuosità formale, il cui impressionante risultato non porta ad alcun dubbio nel definire il Giambolognamelo da Mérignac un autentico caso letterario.
Ci accingiamo dunque a consacrare al Vostro merito codesto frutto dell’ingegno: un’opera che non ha volontà di traviare il lettore o moralizzare la società, né di predicare verità, primeggiare sulle altre o dare consigli di qualsivoglia natura; ma di essere, forte e inossidabile: essere e non perire mai.

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